lunedì 1 settembre 2014

Mezzosangue - Musica Cicatrene (Mixtape) (2012) RECENSIONE

MUSICA CICATRENE mixtape (2012)
MEZZOSANGUE
Recensione




           

Ciao a tutti (e scusatemi se il mio blog è aperto da giugno ed io ho cominciato ad usarlo seriamente solo oggi) e benvenuti alla mia prima recensione.
Per prima cosa voglio ribadire che tutto quello che comparirà in questo post (ovvero ogni giudizio, commento ed interpretazione) sarà assolutamente soggettivo, non sono un critico musicale e non voglio che le mie recensioni vengano considerate come il parere di un esperto, semmai come il parere di una persona come tante che è appassionata di musica.
Come avrete già capito dal titolo, nella mia prima recensione voglio trattare di un mixtape che ho adorato fin dal primo ascolto, di uno dei rapper più validi nel panorama italico: Musica Cicatrene di Mezzosangue.
Per chi non sapesse chi è Mezzosangue ve ne parlo brevemente: Mezzosangue è un rapper romano classe ’91, che si è fatto notare su youtube per le sue 16 barre per il contest “Capitan Futuro” di Esa, si è fatto notare per il fatto che ha deciso di non mostrare la faccia, coprendola con un passamontagna, nelle barre per il contest spiega il motivo di questa sua scelta: “ 'sta merda non c’ha faccia, sto col passamontagna, perché sotto c’è chiunque abbia un motivo per cantarla."

Tracklist :
1 - Intro
2 - Musica Cicatrene
3- Esistenzialismo
4 - Sill Proud
5 - Capitan Presente
6 - Soldierz
7 - Piano A
8 - Mezzosangue
9 - Never Mind
10 - Secondo Medioevo
11 - Shylock
12 – Incazzato Nero (outro)

Ma passiamo al mixtape.
L’Intro apre le danze, presentando brevemente ciò che verrà trattato nel disco ma, soprattutto, la metrica (a molti ricorda quella di Lou X) e la fotta impressionante di questo artista.
La seconda track è anche la titletrack: Musica Cicatrene, uno dei brani più belli del tape, scritta come se fosse una preghiera, rivolta alla musica, che ha il potere di rimarginare le ferite. Da brividi il momento in cui Mezzo stona leggermente sulla parola “artisti” nella frase “e gli artisti? Ne son rimasti pochi! E io me li tengo stretti come l’acqua nel deserto dei Gobi”, oltre a questa frase metterò altre parti dei testi delle altre canzoni, per farvi davvero capire la maturità delle liriche di questo rapper. In Musica Cicatrene mi hanno colpito: “M’assento dalla scena fra, fanno tutti scena qua, è il soldo che li rende lupi e non la luna piena”, “e m’arrendo, tanto la resa c’ha il volto della vittoria: emette una sentenza assolutoria, ma condanna alla memoria di un passato senza gloria, vorresti un numero diventi un nome nei libri di storia”, “tu sei la luce nella notte, la chiave delle porte, il sangue sulle nocche, nelle giornate storte, tu sei la mia sorte, la vena sopra il collo, quando mi scopro forte, le volte che non mollo, tu sei la mia anima, le ali del decollo, la carica, la stamina, sul palco o sul foglio”, “la gente vuole emozioni forti, qua o spacchi di brutto o fai schifo di brutto, è così che svolti, e tu resti distrutto, non sai di chi fai parte , di tutto … libera la mente, cazzo è arte!”, “insisti, conta se vivi non se esisti, fai quello che senti, anche se tutti testi tristi! Fai quello che ami, anche se poi comporta rischi!”.
La terza track è Esistenzialismo, il brano contiene parti del discorso del docente universitario  (che parla, appunto, dell’esistenzialismo) tratto dal film Waking Life: film d’animazione sperimentale in rotoscope (ovvero una tecnica usata in alcuni film d’animazione per fare in modo che le figure umane risultino molto realistiche, per farlo il disegnatore ricalca da una pellicola filmata in precedenza) del 2001 di Richard Linkiater. Il pezzo è abbastanza difficile da capire, ma oltremodo pieno di significato. Il tutto intriso da un grande pessimismo e critica verso la società moderna. Ecco le frasi più belle: “La gente parla, è piena di consigli e consiglia cose che lei stessa sbaglia”, “ho solo due amici, entrambi chiamati jack: uno alla fine di un filo, l’altro in una bottiglia”, “vogliamo sempre ciò che non abbiamo, è un bisogno umano, pur di perseguirlo ci distruggiamo”, “perdi tutto prendi tutto, fino all’overdose”.
La quarta track è Still Proud, ovvero “Ancora Orgogliosi”. Il brano contiene un elenco infinito di citazioni, da Tyler Durden di Fight Club a Shutter Island, passando per Adam Sutler di V per Vendetta (di cui Mezzo è un grandissimo fan), è una forte critica (e da qui in poi lo sarà sempre di più l’intero tape) ai problemi che affliggono il mondo. Le frasi che ho preferito sono: “Ti chiedi chi sia il pazzo come a Shtter Island”, “se di vero c’è rimasto solo il Dalai Lama, a ‘sto punto spero c’abbiano ragione i maya”, “è un mondo che all’essenza ha scelto l’apparenza, fa mille errori senza farne l’esperienza”, “la gente non pensa, non riflette mai zi, nel 2012 girano ancora i nazi”, “dovrebbero riflettere e riflettono si … ma come specchi”, “distogliere lo sguardo dalla merda qua non vi ci toglie”.
La quinta track è Capitan Presente, pezzo già citato ad inizio recensione a con il quale molti hanno scoperto Mezzo. Il brano partecipò al contest ideato da Esa “Capitan Futuro”, a cui ovviamente dobbiamo il beat, senza vincerlo ma, sicuramente, lasciando un segno negli ascoltatori, per il cupo pessimismo che caratterizza l’mc e per il fatto che, qui come poche altre volte (includendo ovviamente il singolo del 23 luglio Sangue), il rapper romano non risparmi proprio nessuno: dal capitalismo ai media, dalla moda alla Chiesa ed il Vaticano, passando per la politica (sì, può sembrare scontato … ormai lo fanno tutti, ma la strofa di Mezzo mi è piaciuta molto), senza contare l’originalità del passamontagna ed il suo significato. Ma lasciamo come sempre parlare la musica: “Un arte si fa moda, l’informazione guerra”, “presidente, l’Italia è delle banche o della gente?!”, “è divertente che nessuno sappia un cazzo, che ognuno paghi il debito che non ha mai contratto”, “tanto contro sogni c’hanno messo un manganello, bastardi, finche qui bastardi c’hanno in mano uno stipendio, neanche una scintilla di speranza darà vita al giusto incendio”, “qua c’è solo il peggio, ed è per sempre”, “chi di voi mi ascolta (chi?), chi invece mi sente (chi?!)”, “nessun capitan futuro … voglio un capitan presente!”.
La sesta track è Soldierz, il beat è preso dall’album del 2009 “Just Listen” del beatmaker francese Crown e si chiama, appunto, “Soldierz”. Il pezzo parla della malavita e della vita delle persone nei “bassifondi” delle grandi città. Le mie frasi preferite sono: “’sta città è una giungla, o aspetti che ti punga o impari a farlo”, “la beretta nera brilla dentro gli occhi del cassiere, apre la cassa in fretta mentre trema, sotto c’è una rivoltella, afferra l’arma e salva il suo mestiere, un altro figlio di puttana cade a terra, ucciso dal sistema”, “la pianta dei soldi si annaffia a lacrime e sangue”, “siamo soldati senza capi ne bandiere, soldati senza turni ne uniformi ne preghiere, siamo l’uno contro l’altro, in una guerra personale, l’uno contro l’altro, dove cane mangia cane”.
La settima traccia è Piano A, un pezzo abbastanza personale (ma nel contempo può accomunare tutti, ricordate la questione del passamontagna?), nel quale Mezzo parla a modo suo dei suoi problemi, che sono gli stessi di un uomo moderno. Vi lascio giudicare dal testo: “Sembro sempre un altro come Christian Bale”, “appresso ad una svolta mai raggiunta”, “’sta vita è stretta, come le manette ai polsi, come quando tutto va di fretta”, “ho morsi del tempo sul collo, un lavoro di merda … come mi convinco che non mollo!”, “forse dovrei trovarmi un fottuto piano b, ma il problema qua è che non c’ho nemmeno un piano a”, “non conta quanto suoni se si perde fra il rumore”.
L’ottava track è Mezzosangue, uno delle tracce che preferisco in assoluto del rapper (dopo alle inarrivabili Circus e De Anima, singoli del nuovo album che uscirà il 23 settembre, e che aspetto con trepidazione), forse perché è con essa che ho conosciuto l’mc. Il beat è ancora di Crown, tratto sempre dal suo primo album “Just Listen”, e si chiama “Dreams”, ed è da pelle d’oca. La traccia è una specie di presentazione da parte di Mezzo. Davvero ricercata la citazione al capolavoro distopico di George Orwell "1984": "sai, 'sta vita è calcio di rigore, ed io spero che non sbaglio, ma indosso la maglia di Robby Baggio, ma qua non è più il '94, ma dieci anni prima, e se non sai di cosa parlo fai la fila!". Siccome non saprei come commentare oltre questo brano se non con magnifici epiteti, lasciamo che si descriva da solo: “Il nome è Mezzosangue, non te lo scordare, prendo le distanze a un mondo che non sa più amare; questo è Mezzosangue, tu ricorda il nome, ce lo scritto in cicatrice  a pelle come un’incisione”, “mezzo genio, mezzo pazzo, Mezzosangue, claustrofobico asociale, accade quando pensi in grande, sarei disordinato per natura, a posto ho solo la coscienza, perché il resto l’ho lasciato a chi non pensa”, “lascio a voi il mestiere più vecchio e tengo il più raro, dirò quello che non dice nessuno e che ognuno pensa”, “io non c’ho voglia di fa' a gara a chi fa il king del rap, tanto qua mi sentono in tremila e capiscono in tre”, “sono così tanto un personaggio che ho firmato per la Marvel”.
La nona track è Never Mind, ovvero “Non Importa” o “Non Pensarci”. Canzone splendida e testo fantastico, nel quale ho letto una denuncia nei confronti della società, in particolare del fatto che, nel mondo, tutto debba essere “normale” per forza (e forse ci si dimentica che la normalità non esiste …), senza mai andare sopra o sotto ciò che è la tua “etichetta” di persona normale. Come ho già detto, il testo è molto bello, ecco alcune frasi che ve lo faranno capire: “Le tv accese le anime spente”, “sempre ad andarti contro se nuoti controcorrente”, “mi chiedono chi sono, io sono un testardo, un nato buono cresciuto da bastardo”, “questo mare uccide sempre chiunque punta al largo”, “never mind, never mind, fottine corri e vai, che a questa gente cambia niente se tu non ci stai”, “tanto non importa quanto lotterai”, “ho fatto due scuole: sopra i banchi e sotto le mie scuole, grazie ad una so parlare, grazie all’altra stare zitto”, “se le colline c’hanno gli occhi immagina le strade dove m’hai spinto”, “non punto all’ottimo ma sempre al distinto”.
La decima track è Secondo Medioevo, la traccia più cattiva del tape, ancora più di Capitan Presente, anche se gli argomenti trattati sono più o meno gli stessi, ma in questo brano viene fuori (in modo maggiore che in tutto il tape) il profondo pessimismo e l’intransigenza del rapper. Il testo è un vero pugno nello stomaco (forse, dopo “De-generazione” e “Degrado City” di Desto, tratti dal suo mixtape “Dio è Morto” di quest’anno, questo è uno dei brani che mi ha colpito di più). Ve ne do un assaggio: “Questa è l’era del contante, l’era del tutto e subito, puoi comprarti l’arte, farla su misura per un pubblico ignorante”, “questa è l’era delle gabbie, dei soldi, e di facce note, della musica rinchiusa dentro a sbarre di banconote”, “scopri che ora i diavoli si nascondono in cielo, sappi che ora è il buio che illumina il tuo sentiero”, “tutto va giù! tutto va giù! E tu, se vuoi dargli un nome qua è il secondo medioevo!”, “questa è l’era in cui la fede è nel saio, visto che ora un prete prende quanto un operaio, e chiedigli se sbaglio, ma lui non campa una famiglia, quel bastardo non lo sa cos'è una figlia, tocca quella di un altro”, “ma col calcio no …”, “è l’era in cui t’abbattono se voli”, “non è più l’era del ‘sta calmo’ qua, il destino o te lo fai o te lo fanno”, “e svegliamoci … e daje!”.
L’undicesima track è Shylock, Shylock era un ricco mercante ebreo, personaggio de “Il Mercante di Venezia”, opera teatrale di William Shakespeare. Il brano è molto corto (51 secondi) ma oltremodo pieno di significato (il fatto che sia corto e che abbia tanto significato, quasi più di una canzone “normale” potrebbe, ad alcuni, ricordare “Verità”, singolo di agosto di “Soul of a Supertramp”, senza contare il messaggio nascosto in latino di quest’ultimo brano appena uscito) e fotta. Contiene un gran numero di citazioni (dai Black Bloc a Capitan Harlock”) e, con il suo ritmo caotico, sottolinea, l’appunto, caotica situazione dell’uomo moderno. Ecco le frasi che mi sono piaciute di più: “Sai che non predico, parlo, io educo, chiamami Capitan Harlock”, “faccio parkour, salti mortali ogni mese pur di stare su”.
Il dodicesimo brano è un outro: Incazzato Nero. Questa splendida outro non è nient’altro che il monologo di Howard Beale (interpretato da Peter Finch, che vinse anche l’Oscar) del film “Quinto Potere” di Sidney Lumet, del 1976. Il monologo è attualissimo, nonostante siano ormai passati 38 anni, oggi più che mai. “Io so soltanto che prima dovete incazzarvi! Dovete dire ‘sono un essere umano, porca puttana! La mia vita ha un valore’!” sì, già a partire dal titolo dell’outro Mezzo è d’accordo e, come ha fatto in tutto il mixtape, urla la sua incazzatura.

Commento finale: Beat fantasmagorici, in tutto il tape si respira l’old school degli anni ’90, testi di una maturità assurda ed una metrica che personalmente non mi è dispiaciuta affatto (anche se molti, specialmente ora, lo stanno criticando per il fatto che, a detta loro, abbia una metrica troppo piatta, ma, in fondo, se il pubblico rap italiano non commenta non è contento …), che lascia intravedere la rabbia espressa nelle liriche, il tutto condito con citazioni intelligenti e mai fuori luogo.

Voto:  90/100

P.S. Detto questo, mi rendo conto che, sopratutto negli ultimi tempi, Mezzosangue venga considerato, nonostante l'evidente bravura, sopravvalutato, e idolo delle ragazzine che fanno finta di ascoltare rap.
E' questa un critica che comprendo, anch'io mi sono reso conto che la fanbase che segue l'mc sia in parte costituita da "falsi alternativi" (passatemi il termine), ma, ovviamente, non bisogna fare di tutta l'erba un fascio, e molte persone che seguono il rapper romano, e questo lo dico anche dopo essere stato ad un suo concerto, ne capiscono veramente di Hip-Hop. La critica che considera l'mc sopravvalutato mi trova d'accordo solo in parte: è ovvio che in Italia ci sono tanti altri artisti (rapper e non solo) che hanno moltissimi contenuti ma che non hanno tutta la fama del rapper con il passamontagna, è vero anche, però, che messaggi come quelli presenti in questo mixtape molti esponenti della scena musicale nostrana non li hanno, quindi, che male c'è se questi bellissimi testi vengono ascoltati da più persone? E' ovvio che molti fan si fermeranno solo al "Wow che figo questo! Ora si che ascolto musica underground!" ma altri, sicuramente, saranno mossi ad approfondire il meraviglioso mondo dell'Hip-Hop che con questo artista hanno conosciuto, magari finendo poi ad ascoltare mostri sacri come Kaos, che Mezzo cita sempre nelle interviste.
Ma questo è solo il mio pensiero.
Alla prossima.

Frank

Freedownload del mixtape: http://www.blue-nox.com/mezzosangue
Canale Youtube: MrMezzosangue